La struttura delle tariffe aeree è estremamente complicata. Siamo passati da un regime di compagnie aeree sovvenzionate dagli stati di appartenenza ad un sistema di libera concorrenza.
Pertanto il passeggero deve sopportare i reali costi del viaggio.
Premesso che il costo chilometrico di un biglietto aereo è spesso inferiore al costo chilometrico di una 600, mi da tremente fastidio sentir definire "ladri" coloro che si dedicano ad un sevizio così importante. Un minimo di conoscenza del settore farebbe riflettere sui costi enormi che gravitano sul trasporto aereo, a incominciare dalle strutture aeroportuali, ai sistemi di navigazione, all'ammortamento degli aerei ecc.
Seguendo un concetto di segmentazione di mercato, sono state introdotte numerosissime tariffe pressoché simboliche, create per utilizzare spazi che potrebbero rimanere vuoti nell'aereo e utilizzarli in funzione pubblicitaria. Quindi per volare spendendo poco, basta armonizzare le proprie necessità con le offerte più favorevoli. Ovvero volare quando costa meno.
Per rendere più a buon mercato il trasporto aereo, bisognerebbe tornare al sistema delle sovvenzioni statali. Ma non vedo proprio perché una parte del costo del volo dovrebbe essere sostenuto dalla collettività, anziché da chi usufruisce del servizio.
Domenico.